Economie di scala in fase di acquisto? “Non perseguibile.”
Aumento dei prezzi? “Nemmeno a parlarne.”
Investimenti su macchinari e attrezzature? “Non utili in quanto ancora recenti e perfettamente funzionanti.”
E allora dove proviamo a contenere i costi?
Restava una strada: un focus specifico sui tempi-uomo di lavorazione.
- 8 macchinari
- 3 linee produttive più una serie di lavorazioni finali eterogenee
- 12 operai
- 60 diversi prodotti realizzati a catalogo, tra cui i 10 più venduti cubano più del 70% del fatturato
Sono stati analizzati tutti i singoli pezzi lavorati, il totale dei metri quadri lavorati per ognuno di essi, su ogni macchina, da ogni operaio, per ciascuna linea produttiva e su tutti i prodotti finiti realizzati per oltre 4 mesi.
I 60 prodotti sono stati poi accorpati in 10 macro-categorie che prevedono passaggi produttivi similari e sovrapponibili e per ciascuna di esse è stato definito uno standard produttivo in secondi/uomo di lavorazione.
Tutti i costi dell’azienda (sia fissi sia variabili) al netto dei costi di acquisto delle materie prime sono stati lavorati in modo da ottenere un livello di costo al minuto medio aziendale.
Tale costo (riparametrato al secondo) è stato moltiplicato per il valore di tempo di produzione tracciato per ogni macro-categoria produttiva e, sommato al costo per singola materia prima, è finalmente stato possibile comprendere, per ogni livello di prezzo, l’esatta quota di marginalità ottenuta per ogni macro-categoria.
Cosa ne è conseguito? Tanto. Decisioni molto utili in tema di decision-making imprenditoriale che, ovviamente, non possono essere rivelate su questo blog…
Interessato? Scriveteci per richiedere un primo sopralluogo conoscitivo.